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Avete mai sentito parlare della Ferrata delle Aquile?
Oggi vi portiamo con noi proprio lì, a 2.125 metri di altitudine, dove osano le Aquile.
Iniziamo la nostra avventura salendo sugli impianti di risalita dalla località Santel di Fai della Paganella (che si trova a due passi dall’hotel) alle 9 di mattina, sul fresco e raggiungiamo Cima Paganella.
È un’ottima giornata per ricaricarsi con un dose di frizzante adrenalina.
Pronti? Via!
Seguiamo fin da subito il suggestivo sentiero delle Aquile, un tratto attrezzato con cordino che richiede attenzione e prudenza e che ci regala un primo sguardo sulla vallata: consigliamo una sosta per assaporare con gli occhi l’ampio paesaggio e scoprire la profondità della Valle e la varietà di uno dei più bei panorami del Trentino!
Arrivati alla grotta non manchiamo di far suonare la campana dei sogni e ricordiamoci di bere un sorso dalla fonte dell’eterna giovinezza: non si sa mai che abbia effetto!
La partenza della ferrata è ben segnalata e totalmente immersa nei pini mughi profumati della Paganella.
Il primo tratto che inizia con uno stretto sentiero a picco sul Canalone Battisti, non presenta particolari difficoltà, ma è fin da subito esposto.
La ferrata diventa sempre più impegnativa e a dir poco spettacolare: tutto il percorso è caratterizzato da pareti di roccia maestose ed affascinanti.
Giungiamo alla “Traversata degli Angeli” e ci fermiamo ad ammirare il paesaggio che si apre letteralmente sotto di noi: ci troviamo davanti ai Laghi di Lamar color smeraldo; vediamo le Dolomiti, il Lagorai e la Marmolada all’orizzonte.
Da questo punto in poi inizia la discesa verticale. Riprendiamo la traversata fino ad arrivare alla “Conca d’oro”, così chiamata perché formata da una parte di roccia giallastra.
Da qui arriviamo al primo dei due ponti tibetani: un attimo di felicità da godersi appieno.
Sotto di noi il panorama continua ad essere incantevole: un piacere godere del paesaggio dalla nuovissima panchina sospesa!
Foto del quotidiano “L’Adige”
Eccoci arrivati al tratto più temuto: la parte finale della ferrata con la scala conoidale sospesa nel vuoto.
Per chi vuole terminare la ferrata, c’è la possibilità di risalire da un tratto più semplice evitando, quindi, quest’ultima parte.
Il momento più felice di tutti però è quando allentiamo i lacci agli scarponcini alla fine della ferrata: il sapore della fatica davanti ad una birra sulla terrazza del Rifugio La Roda, praticamente in cima al Trentino è qualcosa che ci fa raggiungere i più alti livelli di soddisfazione!
Info utili
Ricordiamo che sono obbligatori l’imbrago e il casco
Difficoltà: media (lungo la via normale); difficile (scegliendo la variante “Volo dell’Aquila”)
Tempo di sentiero per raggiungere l’attacco: 20 minuti
Durata totale: 2 ore e 30 minuti
Dislivello: 200 metri
Periodo consigliato: maggio-settembre
Per la tua prima esperienza ti consigliamo di prenotare la Ferrata delle Aquile!
Con le nostre guide alpine esperte, l’ebbrezza di una traversata unica in tutta sicurezza sarà uno dei ricordi indelebili della tua vacanza in Paganella!